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50 anni di Franciacorta

50 anni di FranciacortaNel 2011 la Franciacorta ha festeggiato il mezzo secolo dalla sua nascita come area d’elezione per la produzione di spumanti ottenuti con il cosiddetto metodo champenois (o classico), ovvero della rifermentazione in bottiglia. La denominazione di origine fu riconosciuta nel 1967, sei anni dopo.
La famiglia Bersi Serlini, che per l’occasione ha dato vita a questa versione Brut da chardonnay in purezza, ha pensato bene di dare a questa classica champagnotta una veste grafica del tutto diversa, proponendo una rivisitazione in stile liberty dell’etichetta storica, che riproduce il disegno del mosaico in vetro presente in azienda, che rappresenta una vendemmiatrice intenta a tagliare i grappoli. Non solo, ma ben sapendo quanto siano numerosi gli appassionati collezionisti di capsule, la bottiglia è stata prodotta con una capsula di 12 diversi colori (quella che copriva questa bottiglia è di colore grigio argento).
Cinquantamila esemplari da 0,75 litri e cinquecento magnum. Proprio in questi giorni si sta svolgendo in Franciacorta la vendemmia della nuova annata, iniziata ufficialmente venerdì 5 agosto. Mi sembra quindi un’idea saggia, tanto più durante queste giornate estive, dilettarsi nel sorseggiare un gustoso Franciacorta per rinfrescarsi e contrastare il caldo afoso che quest’anno, per la verità, si è presentato in sporadiche occasioni.

Questo Brut nasce da vecchi vigneti allevati a guyot con una densità media di 4.300 piante per ettaro. Vinificato in acciaio a temperatura controllata fino al tiraggio, passa poi in bottiglia per maturare sui propri lieviti 48 mesi, ad una temperatura tra i 12 e i 14 gradi centigradi con opportuni remuage manuali periodici. La sboccatura è avvenuta il 4 aprile 2011.
Nel calice non risparmia una ricca spuma bianca, che svanisce senza fretta lasciando il classico perlage, continuo e di ottima finezza. Tinta classica, giallo paglierino di buona intensità e piena brillantezza, bouquet sobrio, come si addice ad un brut, con note di pesca bianca, susina, agrumi, mela, mollica di pane bianco.
Al palato ha slancio e freschezza, con una nota agrumata priva di eccessi aciduli, sapido, di buona persistenza, molto pulito e ben definito, si beve con gran piacere. A un passo dalla quarta chiocciola.

Fonte: laVINIum

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